…Non ho mai provato a volare, ho sempre pensato che mi piace di più scivolare. Passare tra le cose con leggerezza e sentirne solo le carezze. Scivolare anche tra gli uomini con la sobrietà e l'eleganza di un fiume, carpirne gli umori e le tenerezze. E trascinare come sottile onda interi pezzi d'incanto…
…e voi che aspettate dal poeta una frase ad effetto, un pensiero notevole, una descrizione seducente, una poesia che vi emozioni; voi che tendete l’orecchio per rubargli un sospiro, una parola, una rima, che sottolineate in rosso le sue espressioni, che imparate a memoria le definizioni, voi che origliate le sue preghiere; voi dovete chiedergli il conto, chiedere indietro le vostre emozioni, farvi ripagare le sensazioni, sommare l’incanto che gli avete reso, donato, prestato. Perché il poeta è solo un ladro che cerca di spiegarvi la vita, con il vino rosso e il pezzo di pane che gli avete lasciato sull’uscio di casa…
notte ancora, turbatore d’anime 🙂